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India:
Backwaters Kerala |
viaggi in India |
Un incanto verde smeraldoIl Kerala si affaccia sull'Oceano Indiano dalla parte del Mare Arabico. È formato da un tratto pianeggiante che percorre lo stato in tutta la sua lunghezza, alle cui spalle, verso l'interno, si ergono le propaggini più meridionali dei in particolare verso nord si estende il massiccio delle Nillgiri Hills, con punte che superano i 2.500 metri di quota e, verso sud, la catena delle Cardamom Hills, con punte che sfiorano o superano di poco i 2.000 metri. Le coste sono pianeggianti lungo tutto lo stato; nei pressi di Kochi è presente un vastissimo sistema di lagune della lunghezza di 60km, regno di mangrovie e foreste pluviali: sono pure tra le attrattive turistiche principali del Kerala. La vegetazione ricopre per intero lo stato, sia in pianura, dove abbondano le palme da cocco, sia nei tratti montuosi, dove vaste foreste si alternano a piantagioni di tè. Il clima è tropicale monsonico: i monsoni di sud-ovest portano le piogge nei primi giorni del mese di giugno, protraendosi fino a tutto agosto e parte di settembre; segue un periodo con temperature non eccessivamente alte, finché il monsone di nord-est riporta le nubi cariche di pioggia verso la fine di ottobre e novembre. Poi il clima si fa secco e caldo, specialmente nei mesi di aprile e maggio, è un "paradiso tropicale" che prende il nome da "Kera", la palma da cocco che qui cresce ovunque. Il Kerala è una sottile striscia di terra fertile a ridosso dei Gati Occidentali, che per anni lo protessero dalle invasioni da terra. Trovandosi tuttavia sul mare, si possono ancora trovare resti di diverse influenze straniere, dagli antichi Fenici ed Egizi agli Arabi e ai Cinesi, fino ai più recenti Olandesi, Portoghesi e Inglesi. Qui approdarono, migliaia di anni fa, le navi del Re Salomone e poi vennero i Greci e i Romani nelle loro galee. Nel Kerala arrivarono commercianti di tutto il mondo attratti dalla sua ricchezza di legno di sandalo, avorio, tek, legname e, naturalmente, spezie orientali come zenzero, cannella, cardamomo e pepe. Il Malayalam è la lingua ufficiale del Kerala. Nello stato si trovano inoltre molte persone parlanti il tamil (rappresentanti forse la più grande comunità tamil al di fuori del Tamil Nadu la religione più praticata è l'Induismo, insieme al cristianesimo e l'islamismo. Il Kerala fino a tempi recenti ospitava una piccola comunità di Ebrei che, secondo la tradizione, vi giunsero nel 587 a.C. Nello stato si trovano molti templi, chiese e moschee di una certa importanza. A Kochi vi è inoltre la Sinagoga più antica di tutto il Commonwealth britannico. Il moderno Kerala nacque in seguito all'unione di tre regioni: il regno di Travancore il regno di Kochi e la provincia del Malabar. Inizialmente Thiruvithaamcoore e Kochi furono fusi nel Thiru-Kochi ad essi si aggiunse, su proposta della Commissione per la Riorganizzazione dello Stato voluta dal governo indiano, il Malabar Oggi, oltre ai commercianti, migliaia di turisti vengono a godersi una vacanza indimenticabile, attratti dal caldo mare blu, dalle spiagge dorate incorniciate dalle palme, dalle verdi risaie, dai tipici villaggi di case con i tetti di paglia, dalle fresche lagune costiere, dai massaggi a base di oli ottenuti da erbe medicinali, dalle forme di arte e di danza proprie del Kerala. "Kathakali", l'antica pantomima classica eseguita con maschere, ha avuto origine qui e si ispira ai temi dei poemi epici indiani "Ramayana" e "Mahabharata" e persino, su base sperimentale, alla vita di Gesù Cristo e del Budda. Nelle palestre di tutto lo Stato viene ancora praticata l'antica arte marziale chiamata KALARIPAYATTU. |
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